Gli strumenti d’orchestra, l’elettronica e la voce umana costituiscono l’insieme multiforme che ha alimentato la fantasia di Luciano Berio. La passione per la sperimentazione, l’interdisciplinarità e le nuove tecnologie ha portato Berio a intraprendere percorsi musicali innovativi, combinando elementi tradizionali e popolari con tecniche d’avanguardia. Il motto che lo ha accompagnato nel lavoro e che amava ripetere - “Rem tene, verba sequentur” / Possiedi l'argomento, le parole seguiranno - testimonia l’approccio rigoroso che ha sostenuto tutta la sua scrittura. In questo incontro, tre musicisti che lo hanno frequentato e che ne hanno condiviso le passioni, intrecciano riflessioni sull’uomo e sul compositore, nel centenario della nascita.
NICOLA BERNARDINI
Nicola Bernardini ha studiato composizione con Thomas McGah e John Bavicchi al Berklee College of Music di Boston, dove si è diplomato nel 1981. In qualità di esecutore e collaboratore tecnico ha lavorato con i più influenti compositori e musicisti della musica contemporanea attivi in Italia e all’estero. Ha insegnato al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova per oltre 22 anni, dal 2013 al 2024 al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Collabora con Dipartimento di Informatica e Scienze delle Telecomunicazioni dell’Università di Genova e con il Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento d’Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova. Dal 2018 tiene il seminario estivo Live electronics. Sound and music computing assieme ad Alvise Vidolin.
MICHELANGELO LUPONE
Compositore. Direttore artistico del CRM di Roma e Docente del Corso di Specializzazione in Musica Elettronica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il suo approccio interdisciplinare gli ha permesso di orientare la ricerca artistica verso forme d’arte integrata, coniugando le esigenze d’innovazione del linguaggio musicale con il pensiero scientifico. La sua musica contempla partiture per soli, ensemble, orchestra, danza, musica elettronica e opere intermediali in collaborazione con altri artisti. Particolarmente innovative sono le sue opere per “strumento aumentato” e le opere scultoreo musicali adattive realizzate, queste ultime, in collaborazione con l’artista Licia Galizia.
MICHELE DALL’ONGARO
Roma, 1957. Dopo gli studi al Conservatorio romano si è perfezionato in Composizione con A. Clementi e Direzione d’Orchestra con F. Ferrara. Ha collaborato come pianista con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma e del Teatro dell’Opera di Roma e ha insegnato per circa vent’anni nei Conservatori italiani. Dal 1985 iniziato la collaborazione con Radio-Rai. È autore di numerosi saggi e testi dedicati alla musica. Le sue composizioni pubblicate da Suvini-Zerboni sono eseguite da importanti complessi e solisti italiani e stranieri. Nel 2008 è stato nominato membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di cui è stato Presidente-Sovrintendente dal 2015 a febbraio 2025.