ELECTRICAL JUBILEE

ELECTRICAL JUBILEE

Da martedì 1 a sabato 5 luglio, 22 e 25 settembre ore 09.00 – 22.00
GOETHE-INSTITUT | Roma
Kunstraum
MOSTRA
Di Christina Kubisch in collaborazione con Tom Thiel e Frank Paul
Apertura straordinaria per il Festival ArteScienza
Pagina web dedicata alla mostra: Electrical Jubilee

La mostra al KunstRaum del Goethe-Institut rappresenta il risultato di un importante progetto di ricerca dal titolo Electrical Jubilee, che vede protagonista la pioniera della sound art tedesca Christina Kubisch insieme a Frank Paul, fotografo, e Tom Thiel, musicista, curato da Valentino Catricalà. 
Il lavoro è stato svolto on site prima e durante il Giubileo, con l’obiettivo di indagare l’identità sonora di Roma, esplorando come il turismo di massa e l’elettrificazione urbana influenzino il paesaggio sonoro della città, attraverso un approccio che unisce arte, scienza e tecnologia. Il progetto, ideato dall’artista tedesca Christina Kubisch, si concentra sulle Electrical Walks: passeggiate sonore che l’artista ha condotto dal 2003 in oltre novanta città del mondo, e che a Roma assumono un significato speciale, vista la presenza delle quattro basiliche papali e i flussi turistici legati al Giubileo. 

Il progetto è promosso da Kappabit, in collaborazione con il Laboratorio LAT Arte e Tecnologie - Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata” e con il supporto del Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico della Cultura della Regione Lazio. Responsabile scientifico del progetto è Giulio Latini (Università di Roma “Tor Vergata”), autore del Project Work è Marco Contini (Kappabit). Il progetto è curato da Valentino Catricalà. L’organizzazione della mostra è di Davide Silvioli.
Partner del progetto: Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo, Filosofia in Movimento, Goethe-Institut Rom, MAXXI | Museo nazionale delle arti del XXI secolo, RAM radioartemobile, Zerynthia Associazione per l'Arte Contemporanea OdV
La pagina web electricalwalks.org è stata realizzata con il gentile contributo di Ultima Oslo Contemporary Music Festival.